
Vibo Valentia - "Costernazione, sgomento e incredulità. All'ospedale 'Jazzolino' di Vibo Valentia si torna a vivere il dramma della morte che lascia attoniti. A spezzarsi stavolta è stata la vita di una donna di appena 32 anni, al settimo mese di gravidanza. Una tragedia immane che fa sprofondare nel dolore la famiglia, alla quale esprimiamo sentite condoglianze e concreta vicinanza". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, del Partito Democratico. "Adesso - aggiunge Mammoliti - è l'ora del lutto e del rispetto per la famiglia, gli operatori e per l'intero territorio. Tuttavia, non possiamo tacere di fronte al continuo sconquasso della sanità vibonese, che mette a repentaglio operatori e cittadini. Purtroppo, questo drammatico evento richiama alla mente e ci fa rivivere i drammatici avvenimenti accaduti alle due giovanissime donne Federica Monteleone ed Eva Ruscio, decedute allo Jazzolino e che già allora proiettavano dense ombre su un Sistema sanitario deficitario, disorganizzato e inadeguato. Ogni anno siamo costretti a registrare all'Asp di Vibo diversi 'eventi sentinella' che, secondo i protocolli ministeriali, rappresentano una spia di cattiva gestione e di allarme. Eventi che sono stati sistematicamente ignorati. Uguale destino per le numerose denunce sulle continue anomalie e disservizi che cadono nel vuoto nell'indifferenza totale di chi possiede ruoli di Governo e di responsabilità". "Nel pieno rispetto delle indagini che farà la magistratura, nella quale abbiamo piena fiducia - dice ancora il consigliere regionale Mammoliti - sul piano politico non possiamo certo attendere burocratiche indagini interne di un'Asp allo sbando e senza appropriato governo. Le dimissioni dei Commissari dovrebbero essere immediate e conseguenziali al dramma appena avvenuto. In tale direzione chiederò al Commissario regionale alla sanità di riferire con immediatezza nel prossimo Consiglio regionale su quanto é accaduto per sapere se siano state attivate tutte le procedure sanitare e organizzative previste per la presa in carico della giovane donna deceduta, in attesa degli esiti del lavoro della magistratura".
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