Modello Riace: dall’accoglienza dei rifugiati all’acqua a costo zero, un esempio da imitare

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Riace - Serenità, pace, rispetto, senso civico: è questo che si respira camminando per le strade di Riace. Il piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, oltre che per i Bronzi, è balzato agli onori della cronaca dopo che il Sindaco è stato inserito, dalla rivista americana Fortune, tra le 50 persone più influenti del mondo. Motivo di tale riconoscimento, l’impegno che Domenico Lucano ha dimostrato nell’accoglienza di migranti e rifugiati.

Sono molti quelli che, incuriositi dal modello accoglienza ideato da Mimmo Lucano, si recano a Riace. Nel weekend anche “La carovana”, movimento di solidarietà e di opinione, che opera nei Comuni della Valle del Savuto e del Reventino, ha deciso di visitare la cittadina. Ad accogliere il gruppo è stato proprio il primo cittadino che ha raccontato com’è nato il suo progetto.

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Migrante tra i migranti, dopo un periodo fuori dalla Calabria, l’attuale sindaco ha deciso di ritornare nel paese natio spinto dalla nostalgia per la sua terra e dal “modo elementare e genuino che essa ha di accogliere il prossimo”. Il tutto nasce da uno sbarco avvenuto nelle acque di Riace che, per Lucano, “può essere considerato un punto di svolta per il destino del paese”. Fin da subito l’ex professore di chimica ha mostrato il suo impegno, trasformatosi in un progetto una volta diventato sindaco. Case sfitte e botteghe chiuse sono state riaperte grazie ai nuovi residenti provenienti da tutte le parti del mondo. Sono loro ad aver ripopolato in particolare la parte superiore del paese, ridotta a poche centinaia di abitanti dopo esodi verso la marina o altre parti d’Italia e del Mondo. E sono loro ad aver dato un nuovo impulso all’economia grazie alla ripresa di antichi mestieri.

A Riace, migranti e autoctoni lavorano fianco a fianco nella pulizia delle strade; nel sistema di raccolta differenziata; nelle botteghe tessili, di ceramica e altre ancora; in molti lavorano come interpreti e mediatori culturali mantenendo così le proprie famiglie. Quando gli si chiede come è riuscito ad ottenere tali risultati risponde semplicemente: “Mi sono rimboccato le maniche ed ho iniziato, i primi tempi senza soldi i quali possono essere pericolosi se non gestiti in maniera trasparente”.

Giunto al secondo mandato, Mimmo Lucano, non ha esaurito le idee. Dal primo Gennaio 2017 i suoi concittadini non pagheranno più l’acqua potabile, poiché tra Riace Marina e Superiore è stata trovata una falda acquifera e non appena l’acqua raggiungerà l’acquedotto comunale rifornirà tutte la case ‘gratis’.  Un’esperienza formativa quella vissuta da “La carovana” che, per quanto possibile, cercherà di diffondere affinché venga emulata. 

S.V.

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