Quirinale, giuramento Mattarella: "Non mi sottraggo, ancora tempo di impegno comune"

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Roma - "E' ancora tempo di un impegno comune per rendere l'Italia più forte". Sergio Mattarella giura e pronuncia il discorso in Parlamento come presidente della Repubblica al suo secondo mandato. In contemporanea con il giuramento sono partiti i 21 colpi di cannone a salve dal colle del Gianicolo. "Il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni - ha esordito - hanno fatto la loro scelta. E' per me una nuova chiamata - inattesa - alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi". "Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l'unità della Repubblica". Sono stati "momenti travagliati per tutti, anche per me", ha detto.

Una volta a Montecitorio, il presidente si è fermato nella sala del governo accompagnato da Fico e Casellati per il saluto con i vertici istituzionali. Tra questi, oltre i vertici delle Camera, il premier Mario Draghi e il presidente della Coste Costituzionale Giuliano Amato. Dopo il saluto, Mattarella si è fermato con loro a colloquio. Il Parlamento ha poi salutato con un applauso l'ingresso del premier Mario Draghi in aula. All'arrivo del presidente Mattarella, quindi, la standing ovation di tutti i gruppi presenti in Aula. Mattarella è entrato a Montecitorio indossando la mascherina Ffp2 e l'ha tenuta per tutte le 'tappe' previste dal cerimoniale del giuramento. Il capo dello Stato l'ha tolta solo al momento del discorso in aula. Tutti i presenti alla cerimonia, ovviamente, hanno mantenuto la mascherina a Montecitorio. A partire dalle alte cariche istituzionali.  Un'altra standing ovation dei grandi elettori è scattata quando il presidente ha citato medici e sanitari impegnati nella lotta alla pandemia. Lo stesso, pochi attimi dopo, quando il capo dello Stato ha menzionato i sindaci e le forze dell'ordine. E ancora doppia standing ovation dei grandi elettori, di tutti i gruppi parlamentari, sulle parole di Sergio Mattarella sulla giustizia. L'applauso è partito a distanza di pochissimi minuti, prima sul passaggio del capo dello Stato sulla riforma della giustizia e poi su quello sul Csm.

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