Non ho le armi del poeta

Scritto da  Pubblicato in Francesco Bevilacqua

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francesco_bevilacqua.jpgIo non ho le armi del poeta per combattere la mia guerra con il mondo. Non sono Borges o Magrelli. Non sono Jimenez o Valduga. Eppure sento che le parole sono armi. Segrete, misteriose, fluide, incontrollabili. Sono arcaiche come il linguaggio. Bruciano come il fuoco. Sono le armi che scarnificano la psiche ed il corpo. Sono le armi attraverso cui compiamo la nostra tragedia quotidiana. Quelle che ci sospingono, ci inondano, ci evacuano, ci ritrovano. Io non ho le armi del poeta per osservare me stesso come da fuori. O forse da un dentro troppo profondo ed insondabile. Come se guardassi in un abisso. Il poeta è un guerriero. Silenzioso e immobile. Come un vecchio albero che discorre col vento. Il poeta è un guerriero. Perché si ferisce nell’anima. Si flagella nello spirito. Non siamo poeti, noi. Non possiamo fare guerra al mondo. Non abbiamo armi né parole per scrivere drammi. Abbiamo i nostri drammi che non diventeranno mai parole.

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