Non ci sono più le vacanze di una volta

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Le spiagge si affollano solo nei week-end. Come avveniva negli anni 50. Le feste sono sempre più desolate o invase solo, e per fortuna, dalle nuovissime generazioni che hablanodi tecnologie di ultima generazione, quindi un anta non saprebbe cosa dire e non se la fiderebbe di ballare per più di dieci minuti I concerti durante la stagione estiva hanno i costi del Mediolanum Forum. ( Ma in questi casi la crisi non c’è? Si potrebbe chiedere agli organizzatori).

Siamo ogni anno sempre più annoiati e sempre senza ferie nelle vacanze Atipiche è laggettivazione che meglio si sposa con questa meravigliosa parola in voga negli anni 80 e 90.. vacanza.appunto! Oggi la vacanza è legata ufficialmente a relax, casa, riposo. Assolutamente divorziata da folla, mare e locali.

Il centro storico è sempre affollato, nonostante i nuovi lungomare nelle zone costiere siano pubblicizzati e poi, naturalmente, criticati dai residenti della zona perché la notizia si rivela gonfiata. Le feste sono abbandonate da coloro che si sentono vipper cedere il posto allinvasione di coloro che si esprimono in dialetto e che a queste preferiscono le sagre e le feste di paese. Oppure i più benestanti decidono di emigrare nei locali della costa ionica. Diciamo pure la verità, (e lo scrivo da sempre), per ascoltare coloro che si possono definire deejayMagari da quelle parti, sono un attimino più cittadini e meno paesanotti..

I professionisti non vanno in ferie perché c’è chi preferisce i mesi meno confusionarie chi, invece,lavurar. Eun lusso poter lavorare. Euna fortuna avere un lavoro. Enoioso andare in vacanza dove i pensieri sono così “impregnati dalle bollette che servirebbe un mese senza cellulare, pc e rogne di tasse che ti raggiungono con gli avvisi da saldare anche sottacqua con il postino vestito da delfinose va bene!Da squalo se hai oltrepassato il termine!

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