Regione, Mario non fermarti!

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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tonino_iacopetta.jpgNel precedente mio blog, ho parlato dell’oscena sceneggiata sulla sanità calabrese durata, udite udite! ben quattro mesi. Quello che disturbava Renzi era che Oliverio, con la nomina a commissario, potesse accumulare troppo potere e, Renzi, specializzato in colpi di mano, ha fatto sì che la sceneggiata durasse tanto. D’accordo: il nuovo commissario alla sanità è un manager coi controfiocchi ma a me interessa che la nostra sanità si renda autonoma dal potere centrale e soprattutto sia efficiente (al Pugliese per un’analisi del sangue si va in fila dall’una del mattina sino alle tredici; all’Annunziata sono sospesi i ricoveri; a Lamezia non si pensa al turn over, per tacere di altro).

Adesso, il manager Scura pensi a questo. Quanto a Oliverio, ha inaugurato una rubrica dialogante con i calabresi: in cambio io, già da sei mesi e più, da quando il mio blog è diventato regionale, sto dialogando con Oliverio, cercando in ogni modo d stargli vicino e fargli coraggio. Se Mario resiste, potrebbe inaugurare un nuovo corso nella storia della politica regionale, rinnovando il suo mandato, cosa che mi pare mai successa. E però i problemi sono tanti e assillanti ma due principalmente sfiancherebbero un colosso: la sanità, appunto che in Calabria fa pena e poi, subito dopo, i fondi europei, non spesi o spesi male per alimentare clientele e acquisire illecitamente il consenso. Intendiamoci, l’Europa ha le sue colpe perché controlla male il flusso di denaro dall’UE in Calabria. Io consiglierei di cambiare metodo: siano i calabresi a indicare dove e come investire il capitale europeo e, allora, quando la Calabria viene meno nel raggiungere gli obiettivi da esse preindicati, l’UE intervenga rigorosamente. Adesso il controllo è puramente contabile, di rendicontazione e di certificazione ma così vengono giustificate le spese più assurde, più clientelari e per niente produttive. Mi farò promotore di n convegno su queste tematiche per rivoluzionare lo stato delle cose, tramite l’Associazione Giustino Fortunato di Lamezia Terme e con la partecipazione della stessa Regione Calabria.

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