Ce le abbiamo tutte

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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La filofobia ha origine da una mancanza d'affetto e in difetto nell’ età infantile, non solo ma che risulta sopravvalutato dal soggetto in questione. La cultura psicodinamica rinvia la filofobia a interazioni primarie madre-figlio frustranti o traumatiche. La paura che ciò possa riaccadere si sviluppa insieme al filofobico che provoca un disturbo mentale ogni qualvolta un'altra persona provi a mettersi in relazione con lui. In sintesi è una specie di "autodifesa" che parte dall'organismo e associa l'amore alla sofferenza. E in un momento storico dove tutti cerchiamo di allontanare tutte le sofferenze possibili, questo malessere trova terreno fertile. Aspettate un attimo non finisce qui.

Oltre ai timorosi dell’innnamoramento esistono e a volte sono persone collegate quelli che risultano ripetitivi nel parlare e nell’ agire. Una monotonia esagerata direbbero i napoletani. Una mia amica (che aveva questa problematica,) quando ordinava i dolci optava sempre per la sfogliatella liscia e in un vassoio si fermava sempre e solo per anni su questa ordinazione. Non ha mai cambiato. Una signora mi ha raccontato una parrucchiera che per decenni si è fatta mettere i bigodini sempre con la stessa disposizione e se si accorgeva di un cambiamento rifaceva rifare tutto da capo. Per decenni). Ma  avviene anche nei più giovani che per mesi o anni mesi li sentite ripetere esattamente le stesse identiche frasi con identica pausa nell’ enunciare il concetto. Voi direte che chi cambia idea con il battito di ciglia è ugualmente fastidioso. Ma la via di mezzo, potrebbe essere indice di un segnale di equilibrio.  Non sempre, solo in età avanzata si ripetono le stesse cose. Dipende dal tipo di cultura o di curiosità che si possiede. E’ in quei casi è a mio avviso, è giustificato.

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