Con canditi o senza

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Tristi, nelle solite scatole che dalla dimensione carpivi se era in portatore di feroci canditi o il meraviglioso dolce privo di fastidiosi zuccherati colorati dalla busta con lo zucchero da mischiare come se si ballasse il cha cha cha con grinta e determinazione. Il primo era il preferito di nonni e genitori abituati a non essere schizzinosi. Il secondo dei bambini e donne sempre a dieta e non che vedevano in lui un girone del paradiso per fare compagnia al caffe’, al te, da solo e in tutte le ore del giorno e della notte. Poi sono iniziate le varie scelte e mutamenti calorici che li hanno trasformati in dolci sontuosi e hanno cambiato i loro originali sapori fino a farli diventare  i portatori di ingredienti solo con le pareti di panettoni e pandori che hanno gareggiato nelle tavole delle feste come se fossero dei dipinti di Picasso. Una vera e propria sfida sul precedente citato nulla. Che ha reso una società liquida conversare sui contenuti di un dolce… per poi rientrare nei canoni del bio e dell’eliminazione totale dell’olio di palma. Non ce la faremo mai, o meglio, non ce l'abbiamo fatta!

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