
Sant’Onofrio - E' stata annullata la processione dell'Affruntata di Sant'Onofrio perché in paese non è stata accettata di buon grado la notizia che le statue dovevano essere portate dai volontari della protezione civile. A darne notizia è il Vescovo di Mileto, monsignor Luigi Renzo, che domani celebrerà messa a Sant'Onofrio.
Monsignor Renzo sulla vicenda della processione dell'Affruntata a Sant'Onofrio ha affermato che "la popolazione si è ribellata all'imposizione che fosse la protezione civile a portare le statue. E proprio perché il paese è in fermento si è deciso di non fare la processione ed io mi recherò a celebrare la messa di Pasqua". "Dopo la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica - ha aggiunto - a me è stata comunicata la decisione. Ma in realtà su queste cose le decisioni spettano a noi ed invece sono stato completamente bypassato. Non tutte le persone sono mafiose e per questo motivo ho cercato di mediare cercando di trovare una soluzione. Ma rispetto ad una decisione irremovibile da parte delle autorità civili la popolazione di Sant'Onofrio ha deciso di annullare la processione". "Da anni - ha concluso - stiamo cercando di tenere fuori la criminalità organizzata dai riti religiosi tanto che per la processione ora procediamo all'estrazione a sorte di coloro che portano le statue. Ecco perché le decisioni dell'autorità civile hanno innescato un meccanismo di forte malumore tra la gente. E proprio per paura che si possono verificare problemi ho deciso di celebrare messa domani a Sant'Onofrio".
Il Vescovo Monsignor Lugi Renzo all'arrivo nella Chiesa di Sant'Onofrio
Prima Pasqua senza processione Affruntata a Sant’Onofrio
Per la prima volta, il piccolo comune di Sant'Onofrio - circa tremila abitanti - non celebrerà l'antico rito dell'Affruntata, processione sulla risurrezione del Cristo e l'incontro con San Giovanni e la Madonna. La decisione è stata presa ieri dalla cittadinanza per protesta contro il Comitato per l'ordine e la sicurezza che aveva stabilito che le statue dovevano essere portate dai volontari della Protezione civile per evitare infiltrati della 'ndrangheta. Non è tuttavia la prima volta che la processione subisce 'contraccolpi' prodotti dai tentativi di allontanare esponenti delle cosche da questo rito popolare facendo così venir meno il loro 'prestigio'. Nel 2010, ad esempio, l'Affruntata fu posticipata di una settimana dopo che, nella notte precedente l'evento, la 'ndrangheta aveva sparato alcuni colpi di arma da fuoco contro il cancello della casa dell'allora priore della confraternita del Santissimo Rosario, Michele Virdò, che da sempre organizza la cerimonia. A seguito dell'episodio di intimidazione, dovuto all'applicazione del divieto di portare le statue dei santi ad esponenti ricollegabili alle cosche locali, voluto dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo, l'autorità religiosa ed il parroco del paese, Don Franco Fragalà, avevano sospeso la cerimonia che poi fu celebrata sette giorni dopo. L'anno successivo, stesso copione con l'intimidazione alla squadra di calcio locale, a ridosso della Pasqua scelta dalla chiesa per portare le statue, e la decisione della Prefettura di Vibo di assumerne la gestione ridando ai ragazzi del sodalizio sportivo la possibilità di portare le effigi.
E durante la messa che viene celebrata dal Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, sono state vietate le riprese televisive e le fotografie. La decisione comunicata prima dell'inizio della funzione religiosa è stata accolta con un lungo applauso. Il divieto di riprese televisive e fotografie è stata presa a seguito dei forti malumori sorti in mattinata nella popolazione di Sant'Onofrio dopo l'annullamento della processione dell'Affruntata.
"Se si fosse trovata una soluzione condivisa ne avrebbero giovato tutti". Lo ha detto il Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, all'arrivo a Sant'Onofrio dove celebrerà la messa di Pasqua dopo l'annullamento della processione dell'Affruntata. "Sono venuto a Sant'Onofrio - ha aggiunto il presule al suo arrivo - a portare la mia solidarietà e vicinanza alla popolazione che ha dovuto rinunciare al rito dell'Affruntata. Se mi avessero interpellato al momento opportuno sarei intervenuto io in prima persona. L'Affruntata non è uno spettacolo, è un rito religioso sentito da tutta la popolazione e tale deve restare".
Malumori e tensioni sono i sentimenti vissuti nel giorno di Pasqua a Sant'Onofrio. A turbare la festa della resurrezione di Cristo è stata la decisione di annullare, per la prima volta nella storia del paese, la processione dell'Affruntata in segno di protesta contro la decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che aveva affidato alla protezione civile il trasporto delle statue contro le infiltrazioni della 'ndrangheta. La delusione che in qualche momento si è tramutata in tensione era palpabile già un'ora prima della messa che è stata celebrata dal vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo. All'esterno della chiesa di Maria Santissima delle Grazie i carabinieri e la polizia hanno presidiato la zona. Tutto però si è svolto senza particolari problemi. Durante la messa un diacono ha avuto un malore ed è stato soccorso e portato in ospedale per accertamenti. Al termine della funzione religiosa la gente si è scambiata gli auguri con una stretta di mano e un abbraccio.
"Questa messa non è stata preceduta dal rito dell'Affruntata. Voi avete voluto che ciò avvenisse, in un certo senso mi dispiace perché questo rito rappresenta per la vita di una comunità un momento molto bello". Lo ha detto il Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, nel corso dell'omelia pronunciata durante la messa di Pasqua a Sant'Onofrio. "Ma la Pasqua - ha aggiunto - è resa più bella e solenne, e meno spettacolare ma più espressiva e cosciente, dalla presenza del vostro vescovo tra voi. Sono qui per esprimervi la mia vicinanza in un momento così sofferto, la mia solidarietà per quello che è stato deciso in qualche modo a vostro danno. Sappiamo bene che l'Affruntata non è uno spettacolo che può essere messo in scena da chiunque, anche dall'esterno della comunità. Non si tratta di trovare degli attori che possono essere sostitutivi. E' un momento intenso, di gioia, che esprime allo stesso tempo, un profondo senso religioso nel popolo cristiano che certamente non può essere turbato da calcoli mafiosi. La comunità ha diritto di essere rispettata da tutti". Il pensiero del presule va "anche alla gente di Stefanaconi che sta vivendo la vostra stessa sofferenza. Oggi, però, sarà una bella giornata, malgrado tutto. La legge deve tutelare l'ordine pubblico del vivere civile, la Chiesa ha il vangelo e la sua legge è la misericordia ed il perdono, come ci ha insegnato Gesù. Buoni e cattivi, Dio ci aspetta tutti. Non basta essere cristiani, bisogna esserlo nei comportamenti e nella ferma volontà a seguire Gesù. Non tutti lo fanno malgrado il Cristo sia morto in croce e risorto anche per loro".
Processione solo nel comune di Stefanaconi, volontari porteranno statue
Stefanaconi - La processione dell'Affruntata di Stefanaconi si svolgerà regolarmente stamane contrariamente a quella di Sant'Onofrio che è stata annullata dopo la decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha di fatto commissariato le due cerimonie. A Stefanaconi alle 10.30 di stamani, come da programma, si svolgerà la processione e a portare le statue saranno i ragazzi della Protezione civile, come disposto venerdì scorso dal comitato per l'ordine e la sicurezza. A Sant'Onofrio, invece, così come era stato deciso ieri al posto della processione ci sarà una messa celebrata dal Vescovo di Mileto, Luigi Renzo.
Si è svolta senza problemi la processione dell'Affruntata a Stefanaconi. Le statue del Cristo risorto, della Madonna e di San Giovanni sono state portate in spalla dai ragazzi della protezione civile così come è stato disposto dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. A garantire il normale svolgimento dell'evento uno schieramento di forze dell'ordine costituito anche da carabinieri e poliziotti che hanno presidiato il paese fin dalla primissima mattinata.
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