Lamezia Terme - Questa mattina, a Limbadi, le Squadre Mobili di Catanzaro e Vibo Valentia, hanno catturato il boss della ‘ndrangheta Salvatore Ascone detto “U Pinnularu”, di 48 anni, latitante dal mese di luglio dello scorso anno. Ascone era infatti sfuggito alla cattura nell’ambito dell’operazione “Perseo” ed era ricercato in quanto partecipe all’associazione mafiosa del clan Giampà, operante a Lamezia Terme, per aver fornito al gruppo criminale, in maniera continuativa, "ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti ed armi".
Dopo la cinturazione dell’area, da parte degli uomini delle Squadre Mobili di Vibo e Catanzaro, i militari hanno catturato Ascone vicino la propria abitazione a Limbadi, in un locale adibito a stalla di proprietà dei suoi familiari. Dalle indagini è emerso che Ascone risulta essere vicino alla cosca Mancuso di Limbadi e fonte d'approvvigionamento di sostanze stupefacenti per gli esponenti di vertice della cosca Giampà di Lamezia, Giuseppe Giampà e il sodale Saverio Cappello, attualmente collaboratori di giustizia. Ad Ascone viene contestato anche il reato di detenzione di sostanze stupefacenti e di aver ceduto, circa 26 kg di cocaina al gruppo criminale dei Giampà. Era successivamente la cosca che, acquisita la sostanza stupefacente, provvedeva allo smercio nel comprensorio di Lamezia Terme con l’introito di illeciti guadagni che riutilizzava per l’acquisto di armi, per retribuire gli affiliati e per l'acquisto di altre sostanze stupefacenti. Da ciò, l’aggravante della metodologia mafiosa all’attività illecita di Ascone. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’a. g.
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