Lamezia Terme, 18 luglio - Maria Alessandra Ruberto, sostituto alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, lascia gli uffici giudiziari lametini per il suo nuovo incarico alla Procura Generale di Catanzaro. Questa mattina, con una semplice ma molto sentita cerimonia di commiato a palazzo di giustizia, la giovane donna magistrato ha salutato i suoi colleghi di lavoro ricevendo al contempo i saluti e ringraziamenti di giudici, avvocati e forze dell’ordine. A plaudire all’impegno profuso dal giudice Ruberto, il procuratore della Repubblica facente funzione Domenico Prestinenzi e il presidente della sezione penale del tribunale, Giuseppe Spadaro. Il sostituto procuratore ha ricevuto un caloroso saluto anche da parte dell’ordine forense rappresentato dal presidente Gianfranco Barbieri e da diversi avvocati lametini. Nutrita la rappresentanza di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia stradale, guidati rispettivamente dal vicecommissario Lucia Cundari, dal comandante Stefano Bove, dal capitano Maurizio Pellegrino e dal comandante Francesco Manzo.
Per la giovane donna magistrato, impegnata dal 2004 all’interno della procura lametina, e sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, tutti hanno speso parole di elogio per la determinazione, l’integrità e la coerenza con cui ha sempre svolto il suo mestiere, una professione che diventa sempre più difficile e complessa in un territorio come quello lametino, oppresso da un potere malavitoso sempre più forte e strutturato. Tutti i presenti alla cerimonia hanno augurato al sostituto procuratore di continuare ad operare con la stessa tenacia, preparazione e professionalità che l’hanno contraddistinta a Lamezia e che, sicuramente, caratterizzeranno il suo lavoro negli uffici della procura della città capoluogo. Dal canto suo, Maria Alessandra Ruberto, ha ringraziato tutti per la stima e il rispetto ricevuti, per il profondo senso di amicizia e di affetto riscontrato in questi anni. Il sostituto procuratore non è riuscita a nascondere l’emozione nel salutare tutte le persone con cui ha lavorato fianco a fianco e che rappresentano, per un giovane magistrato, “momenti di vita unici e significativi, un pezzo importante e indimenticabile per la propria storia umana e professionale”.
Maria Scaramuzzino
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