Lezione su “Aberratio ictus e aberratio delicti” alla Camera penale. Intervista a Nunzio Raimondi - VIDEO

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Lamezia Terme - La  lezione del corso di difensore d'ufficio ha visto una più che magistrale lezione sul tema, "Aberratio ictus e aberratio delicti" con il professore e avvocato Nunzio Raimondi in cattedra. Organizzato dalla scuola territoriale della Camera penale con la presentazione di alto livello come a pochi relatori si era sentita prima del presidente della Camera Penale del tribunale Pino Zofrea di Lamezia Terme e  del penalista e organizzatore del corso Francesco Pagliuso, avvocato e responsabile della scuola territoriale. Possiamo dire che questo non è un semplice articolo, ma una lezione di alto livello di giusrisprudenza. In cattedra un esperto della materia, l'avvocato e professore Nunzio Raimondi,  che ha ricevuto la presentazione del migliore legale in materia penale della città della piana, Pino Zofrea e del più quotato dei giovani avvocati penalisti.

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Intervista a Nunzio Raimondi

Lei parlerà oggi nella lezione, dei casi dell'abberatio ictus

"Parlerò dell'abberatio ictus. Ce ne sono di tre tipi, e sostanzialmente l'abberatio ictus riguarda l' azione aberrante di chi pur rappresentandosi di volere commettere un delitto, nella esecuzione dello stesso, commette un errore e colpisce una o più persone. Quindi sostanzialmente è un ipotesi abbastanza frequente. Poi naturalmente l'applicazione del diritto penale è molto vasta".

E' uno degli argomenti tradizionali del diritto penale?

"In quest'epoca nella quale il diritto penale sta assumendo un ruolo molto meno marmoreo e molto più umanizzante, parlare di questa ipotesi, diventa in qualche maniera, diciamo importante perchè si tratta proprio di sondare un elemento psicologico, il dolo, e sondare anche la divergenza fra ciò che si vuole e ciò che si realizza. Come vede, ci sono delle assonanze molto forti con la realtà odierna".

A lei è capitato di trattare questo reato,  a molti suoi colleghi non è mai successo. Nei suoi casi cos'era avvenuto?

"Ho trattato diversi casi e non uno solo di questo tipo. L'ho studiato dal punto di vista scientifico,  ovviamente in tutte le varie ipotesi. Quindi ho un esperienza abbastanza rilevante da questo punto di vista.  E però il tema di cui parlerò oggi è, proprio un tema, come dire, astratto, che implica un approccio al diritto penale che ponga sul banco di prova del processo in qualche maniera anche dei problemi, di cui la giurisprudenza si dovrebbe occupare".

Per esempio?

"La giurisprudenza purtroppo si limita a trattare il caso concreto e ha perso, come dire, quella spinta propulsiva che veniva dall'avvocatura, che veniva dalla dottrina, per uno sviluppo ulteriore degli studi penalistici".

Perchè secondo lei ciò non avviene più?

"Purtroppo questo è colpa un pò degli avvocati, perchè  non avendo, diciamo, una robusta formazione  teorica, non riusciamo a porre le problematiche, diciamo, più rilevanti. E i giudici un pò pigri delle volte non amano approfondire e, il risultato finale, e, di una giurisprudenza, beh, diciamolo, scadente".

E' una giurisprudenza diversa da quella del nuovo continente che segue i processi in modo soggettivo  e le leggi vengono riformate molto più spesso?

"Non so se questo poi sia vero. In realtà siamo un pò tutti, in tutti gli stati, in tutte le realtà sociali, siamo un pò vittime di una certa pigrizia normativa. Però quello che è molto importante è la capacità dei punti di vista differenti di modificare la realtà.  Questo lo ha detto molti anni fa un grande filosofo,  Leibniz, il quale ha appunto affermato che i punti di vista differenti possono consentire di trasformare anche le leggi. E' quello che sta capitando oggi a noi con la giurisprudenza delle corti sovranazionali".

Per esempio?

"La Corte Europea dei diritti dell'uomo, la Corte suprema degli Stati Uniti.  Se noi guardiamo la giurisprudenza di queste corti che in qualche maniera superano le legislazioni nazionali, vediamo che la giurisprudenza nazionale, anche quella di legittimità, riesce a sviluppare nuovi argomenti proprio guardando da un punto di vista extra ordinamentale, che avendo riguardo un pò al tema dei diritti più in generale".

Cioè?

"Il tema  dei diritti, diciamo, francamente umani, cioè  i diritti essenziali per l'umanità rivede anche alcuni istituti degli ordinamenti nazionali. E andiamo ,verso questa direzione, cioè cambiare i nostri ordinamenti alla luce delle esperienze sovranazionali".

Maria Arcieri

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