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Ho scritto sull’Intelligenza artificiale a proposito della Fattoria degli umani di Enrico Pedemonte edito da Treccani, parafrasando in parte la Fattoria degli animali di George Orwell: <<Come le piattaforme digitali stanno riprogettando la nostra vita>>. Una rivoluzione simile a quella della Stampa nel Cinquecento come affermato da autorevoli politici (Kissinger), da rappresentanti dell’high tech, da filosofi; alcuni economisti e politici non hanno dubbi in proposito: a livello globale le guerre maggiori, in Medio Oriente e nell’Est Europeo e 50, pressappoco, quelle minori. Insomma l’umanità mondiale in fiamme con una situazione distopica comandata dagli algoritmi.
Una diversa e originale analisi la fa il filosofo cinese Janwei Xu con Ipnocrazia tradotta da Andrea Colamedici: “Non solo manipolazione dell’informazione o di sorveglianza digitale; ma una trasformazione ben più profonda in cui la realtà è diventata interamente gassosa” (p 7). Tra i protagonisti di questa nuova epoca, Trump e Musk: “Trump svuota il linguaggio: le sue parole ripetute all’infinito diventano significanti vuoti, privi di senso eppure carichi di potere ipnotico. (…) Musk inonda la nostra immaginazione di promesse utopiche destinate a non materializzarsi, trascinando le menti in una trance perenne di anticipazione ossessiva. (…) Trump evoca invasioni immaginarie per presentarsi come protettore. Musk annuncia apocalissi dell’Intelligenza artificiale per poi proporsi come guardiano dell’umanità” (pp.12-13).
Cenni storici su origini e successivi periodi storici della Ipnocrazia: “Le prime forme sistematiche di manipolazione della coscienza collettiva emergono nelle civiltà antiche, intrecciate inevitabilmente con la sfera del sacro. (…) Il tempio, la sua struttura verticale, (…) i suoi spazi interni progressivamente più bui e ristretti, la gestione precisa della luce e dell’acustica; tutto era progettato per produrre stati non ordinari di coscienza nei partecipanti. La Grecia antica sviluppa ulteriormente queste tecnologie percettive, in particolare nei Misteri Eleusini. (…) Questi rituali rappresentano forse il primo esempio documentato di manipolazione sistematica della coscienza collettiva su larga scala. Combinando elementi teatrali, sostanze psicoattive e una precisa gestione dell’ambiente, i misteri creavano esperienze trasformative di massa che alteravano profondamente la percezione della realtà dei partecipanti. Significativamente questa alterazione era temporanea e circoscritta.
(…) Il Medioevo cristiano introduce nuove dimensioni del controllo della coscienza collettiva. Le cattedrali gotiche rappresentano l’apice di una tecnologia architettonica finalizzata alla manipolazione percettiva inconsapevole. La loro vertiginosa verticalità, il complesso gioco di luci attraverso le vetrate, l’acustica accuratamente calcolata: tutto contribuiva a creare stati alterati di coscienza nei fedeli, che non partecipavano più al rito ma subivano l’incanto (pp.39-40). (…) La Modernità nascente ha visto una secolarizzazione cruciale delle tecniche di manipolazione della coscienza. Il Mesmerismo (magnetismo animale, la teoria di Franz Anton Mesmer. Enciclopedia Treccani) del XVIII secolo ha rappresentato un momento chiave in questa transizione: per la prima volta le tecniche di alterazione della coscienza venivano separate dal contesto religioso e teorizzate in termini pseudo scientifici. (…) anche se le sue teorie sarebbero state screditate, il mesmerismo ha aperto la strada a una comprensione secolare degli stati alterati della coscienza (ibidem).
L’Ottocento ha visto emergere due sviluppi cruciali che prepareranno il terreno per l’Ipnocrazia contemporanea. Il primo è la nascita dell’ipnosi clinica con James Braid che ha fornito per la prima volta un quadro scientifico per comprendere e indurre gli stati alterati di coscienza. Il secondo è lo sviluppo delle prime forme moderne di pubblicità e propaganda di massa. Questi due filoni (…) convergeranno nel XX secolo in modi imprevisti (p.41). Il Novecento, infatti, ha rappresentato un punto di svolta decisivo. L’emergere dei mass media elettronici, radio e televisione in particolare. (…) Ma è stato soprattutto lo sviluppo delle tecniche pubblicitarie e di propaganda a segnare una rottura decisiva. Edward Bernays, nipote di Freud e padre delle moderne pubbliche relazioni, ha combinato le intuizioni della psicoanalisi con le tecniche di manipolazione della opinione pubblica, creando un nuovo paradigma di controllo della coscienza collettiva (ibidem).
La Guerra fredda ha visto un’ulteriore intensificazione di queste dinamiche. I programmi di ricerca di manipolazione della coscienza, (…) talmente incredibile da sembrare frutto di una teoria del complotto, hanno esplorato sistematicamente i limiti del controllo mentale. Parallelamente, la televisione commerciale ha perfezionato tecniche sempre più sofisticate di cattura e mantenimento dell’attenzione. La pubblicità televisiva, in particolare, ha sviluppato un linguaggio ipnotico fatto di ripetizioni, shock emotivi e suggestioni subliminali (di persuasione occulta, Treccani) che hanno anticipato per molti versi le strategie attuali dei social media. (ibidem)
Gli anni Sessanta e Settanta hanno visto emergere una dialettica peculiare: mentre i movimenti controculturali esploravano stati alterati di coscienza come forme di liberazione, il sistema capitalista iniziava a incorporare queste stesse tecniche per scopi commerciali. (p.42) L’avvento del digitale degli anni Novanta ha senato l’inizio della transizione verso l’attuale regime ipnocratico. Le prime comunità online, il gaming (il mondo dei videogiochi), la realtà virtuale: tutte queste tecnologie hanno iniziato a ridefinire radicalmente il rapporto tra coscienza, percezione e realtà. Ma è stato soprattutto lo sviluppo dei social media nei primi anni Duemila a segnare una rottura decisiva. Per la prima volta è diventato possibile non solo influenzare ma monitorare e modulare in tempo reale gli stati di coscienza di miliardi di persone. Per la prima volta è stato possibile non solo influenzare ma monitorare e modulare in tempo reale gli stati di coscienza di miliardi di persone.
L’inpnocrazia contemporanea rappresenta sia una continuità che una rottura con questa lunga storia di tecnologia della coscienza. Continua e intensifica pratiche antiche di manipolazione percettiva ma le configura in modi radicalmente nuovi attraverso l’automazione algoritmica e la personalizzazione di massa. La vera novità (…) sta nella loro applicazione continua, automatizzata e personalizzata. Ciò che distingue l’attuale regime ipnocratico dai suoi predecessori storici è soprattutto la sua pervasività e permanenza. Se i sistemi precedenti operavano in momenti e spazi definiti- il tempio, la cattedrale, il rituale, lo show televisivo- l’Ipnocrazia digitale funziona ventiquattrore su ventiquattro, sette giorni su sette, penetrando ogni aspetto della vita quotidiana. Non ci sono più spazi o tempi fuori dalla manipolazione: la trance è lo stato attuale dell’esistenza.