Sollevare da angoscia

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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L’importanza degli altri e dell’osservare. In questo modo riusciamo a conoscerci. “Anche perché tutti siamo estranei a noi stessi. “E se abbiamo nozione di chi siamo è perché viviamo negli occhi degli altri.” Estratto da una pagina di “Diario d’inverno” il romanzo di Paul Auster, in cui racconta la vita di un uomo attraverso il suo corpo con una narrazione incisiva, e un'arte narrativa che scandaglia nel profondo dell’animo le angosce e le profonde nevrosi dell’uomo moderno. E’ uno degli scrittori newyorkesi di punta della sua generazione che indica lo sguardo degli altri per conoscere sé stessi. In “Diario d’inverno” racconta la vita di un uomo attraverso il suo corpo che non può vedere ma può conoscere il suo aspetto con specchi e fotografie.

Come accade a tutti noi, che però non ci pensiamo. “Infatti il primo riconoscimento passa attraverso gli occhi di chi ci accudisce, genitori. Poi di chi ci circonda, amici. Di chi ci ama e chi ci disprezza.” L’uomo descritto dall’autore americano scomparso a 77 anni, è fragile e solo in una società dominata dal caso. L’autore nei suoi libri entra negli abissi dell’anima per narrare i lati più bui e difficili da raggiungere. E dove non arriva la luce regna la solitudine. Troviamo nelle sue opere un insieme di psicanalisi moderna, di ricerca dell’identità, di esistenzialismo e postmodernismo. Descrive lo sguardo che permette di conoscere sé stessi.

E non solo, questa ricerca prosegue “Tra gli esseri umani amici o estranei perchè il nostro volto ci è invisibile ma possiamo vedere altre parti, come le braccia, le gambe,le mani e i piedi, spalle e busto, ma solo da davanti, di schiena nulla tranne il retro delle gambe se le giri nella posizione giusta, ma la tua faccia no, quella. Siamo sempre più soli. E ce ne accorgiamo ogni giorno, quando saliamo sul tram per andare al lavoro, o quando entriamo in un grande magazzino per comprare un paio di scarpe. Ci troviamo lì, in mezzo a una folla indifferente, rapida e distratta, con il desiderio di confonderci con essa, di scomparirvi dentro, per non dover fare i conti con la persona che siamo".

Descrizione esaustiva dell autore che ci ha incantati semanticamente con le sue descrizione sugli uomini e la vita.” Come possiamo , in effetti conoscerci davvero senza entrare in contatto con l’altro? È questa la grande domanda che pone Paul Auster. “Sin da bambini, abbiamo bisogno di un altro che sia lo specchio per vedere noi stessi, per conoscerci. Attraverso la molteplicità degli sguardi, si forma un’immagine dentro di noi, intima, privata, talvolta veritiera, talvolta menzognera. Con con la consapevolezza che mai avremo la certezza di sapere chi siamo. Perché, in fondo, siamo estranei a noi stessi; e niente e nessuno ci potrà sollevare davvero da questa angoscia.” Paul Auster da leggere per conoscerci meglio e magari capirci con la sua scrittura.

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