PD, quello calabrese ha fatto scuola a proposito di faide

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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Una volta tanto la Calabra anticipa e non segue la politica nazionale: e’ il caso della tragedia (politicamente parlando per carita’….) che sta vivendo il Pd nazionale dopo il caos del Quirinale. Una vera e propria guerra per bande che ha impallinato prima Marini e poi Prodi (due dei fondatori del Pd), una guerra tra tribu’ varie come e’ stato scritto da tutti i piu’ autorevoli commentatori, gli uni contro gli altri armati. Ebbene, questa guerra tra tribu’ in Calabria era cominciata tre anni fa proprio di questi tempi, dopo la trionfale elezione di Giuseppe Scopelliti alla presidenza della Regione, nelle regionali, contro il candidato del centrosinistra nonche’ presidente uscente della Regione, Agazio Loiero. In verita’ quella guerra tra tribu’ varie dentro il Pd calabrese era cominciata pure prima, legata alla ricandidatura proprio di Loiero ma ebbe la sua plastica rappresentazione in quel di Caposuvero, dove si traccio’ la spartizione ufficiale dentro il Pd calabrese tribu’ per tribu’, sancendo la riconferma di Loiero, che poi fu sonoramente battuto da Scopelliti. Dopo quella sconfitta nel partito di Bersani si apri’ la resa dei conti finale, un tutto contro tutti che porto’ al commissariamento del partito, prima con Musi e poi con D’Attore. Commissariamento che dura ancora oggi e che dopo ben tre anni non ha risolto i problemi di convivenza delle varie tribu’ sotto uno stesso tetto. Anzi, sotto una stessa tenda. Quella faida di tre anni fa ha fatto scuola in Italia, si potrebbe dire, visto quel che accade oggi tra Renzi e Bersani, tra Letta e Bindi, tra Barca e Orfini, e potremmo continuare all’infinito. Non e’ chiaro come finira’ la guerra nazionale dentro il Pd ma se la vicenda calabrese ha fatto scuola non finira’ per niente bene, se si pensa che due dei padri fondatori del Partito Democratico calabrese - Agazio Loiero e Giuseppe Bova, che all’epoca dei fatti erano nientemeno che i presidenti di Giunta e Consiglio regionale – oggi non fanno piu’ parte del Pd. Un segno dei tempi che ci aspettano?

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