Una città senza cinema

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Dovrebbe essere tenuto maggiormente in considerazione il cinema nella piana. Non c’è nessuno che si interessa a questa carenza. Serve solo come “richiamo” nelle campagne elettorali. A volte, poi, visto che nessuno ci crede più ormai, non si utilizza neanche per quello. Le persone in questa realtà sono intenditrici di cinema. Fa sognare.  Serve sognare davanti uno schermo. Costa… poterlo fare. È cultura. Non guasta mai. Rilassa. È importante svuotare la mente. Ci fa vedere un'altra realtà, un altro punto di vista, un altro mondo. Allarga la mente. Tutti i tipi di film: dal più impegnativo al cinepanettone, al musical. Tutto è interessante. Ma finora cosa si è fatto? Nient’altro che spostarsi in altre zone. Non esiste nessuna città, considerata civile che non abbia un cinema. In altri tempi ce n’erano tre. Oggi niente. Come i caproni si abbassa la testa e se domani lo aprono a Barletta, tra una critica e l’altra ci si mette in macchina e si paga il biglietto. Quante ingiustizie si subiscono! E quante promesse all’aria si sono ascoltate. Evitare solo e sempre di dire la realtà in queste occasioni. Perché? Non fa nessun interesse il cinema. Non ci sono giri loschi attorno a questa industria. Quindi si organizza e si pensa ad altro, che potrebbe rientrare nelle tasche. A cosa potrebbe servire far sognare la gente? In questa realtà vedere il film “American Hustle” a che cosa potrebbe servire? Per loro… è preferibile investire in altro…! In che cosa? Non si sa!

“Cultura è equilibrio intellettuale, riflessione critica, senso di discernimento, aborrimento di ogni semplificazione, di ogni manicheismo, di ogni parzialità”. Norberto Bobbio

 

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