Comunicazione Show in politica come nel Marketing

Scritto da  Pubblicato in Pino Gullà

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pino_gull.jpgNei blog precedenti abbiamo posto l’accento sulla preponderanza della comunicazione politica rispetto ai contenuti, almeno dagli anni ’80 in poi. Ma non pensavamo che fosse diventata simile al  marketing. Progetti e programmi sono ritenuti di secondaria importanza, per certi versi minimali. Inoltre oggi la spettacolarizzazione estrema fa il resto  con gli attuali rappresentanti delle istituzioni. Quello che è avvenuto in Parlamento ad opera dei deputati pentastellati in occasione del decreto Imu-Bankitalia, con relativi strascichi su televisioni, giornali e web, rappresenta l’ultimo riscontro dell’eccesso di cui stiamo parlando. Twitter  l’ha fatta da padrone con battute sessiste di cattivo gusto. Brevemente alcuni cenni sui comportamenti degli onorevoli durante la discussione del decreto alla Camera. Secondo alcuni commentatori  i parlamentari del movimento  5 Stelle sono andati al di là del legittimo ostruzionismo: di corsa  per occupare gli scranni dei ministri, scontro fisico con colleghi, questori e commessi, spintoni e qualche schiaffo, battute oltraggiose verso la presidente. Scene riprese da telecamere e telefonini che  hanno fatto il giro del mondo.

Le tensioni  non sono diminuite  quando è stata avanzata  la richiesta di impeachment nei confronti del Capo dello Stato e durante le votazioni in merito alla proposta di legge elettorale nella Commissione affari costituzionali. L’M5S ha occupato la scena a Montecitorio, in tv, sui giornali. Dalla rappresentanza parlamentare si è precipitati nella rappresentazione decadente dei deputati in questione. Dopo questo pandemonio, ci si aspettava l’indignazione dell’opinione pubblica e il ridimensionamento dei 5 Stelle. Invece no. E’stato registrato un incremento negli ultimi sondaggi a vantaggio della formazione politica digitale. Qualche deputato dissidente dell’M5S, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato apertamente dell’ottimo lavoro, compiuto dagli esperti in programmazione neuro-linguistica, per conto dei grillini: “Ci siamo adeguati alla comunicazione peggiore. (… ) L’uso della Rete come grande strumento infamatore di massa”. Il parlamentare di cui sopra accusa la Casaleggio Associati di usare queste tecniche di comunicazione per alzare i toni del dibattito politico, facendo immediatamente presa su settori abbastanza estesi di opinione pubblica contestataria, intollerante, in pieno disagio sociale e in aperto contrasto con una certa politica. Stiamo pensando ai forconi, disoccupati, precari, vero e proprio pozzo elettorale per chi soffia sul fuoco del malcontento. Naturalmente il modo di fare dei 5 Stelle affascina, attrae. Ecco spiegato l’aumento nei sondaggi che, beninteso, possono lasciare il tempo che trovano in prospettiva di future campagne elettorali, ma si rivelano significativi perché diventano la cartina di tornasole di un certo orientamento di gruppi sociali, magari quelli più trascurati dalla politica tradizionale, alquanto distratta. Wikipedia ci informa che la programmazione neuro-linguistica è considerata una pseudoscienza. Nata in California ad opera di Richard Bandler e John Grinder, cerca di costruire un legame tra processi neurologici, linguaggio e comportamenti che consentirebbero il raggiungimento di determinati obiettivi. Viene usata nel marketing per coinvolgere il consumatore. Pare che tali tecniche di comunicazione siano state insegnate a politici di diverso orientamento e di varie latitudini. Le utilizzerebbero leader italiani, europei e d’oltreoceano. Quante volte abbiamo avuto modo di vedere politici bravissimi in campagna elettorale, ma un disastro nel governare?  Sono in tanti.  Alcuni, per tenersi su, fanno campagna elettorale permanente o sopravvivono con gli annunci (come nella pubblicità). Per come abbiamo letto nell’intervista riportata e secondo quanto scritto da certa stampa, il M5S estremizzerebbe la programmazione neuro-linguistica con  risultati per ora  deludenti e inconcludenti. Riguardo ad altre formazioni politiche, osserviamo pazienti gli annunci (innumerevoli) e il mediatico (in ogni dove). Ma il fare per porre mano ai gravi problemi del Paese è ancora inesistente. Lo sforzo maggiore deve essere compiuto nella direzione di una buona politica e di un’efficiente amministrazione.

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