Convinzioni pandemiche

Scritto da  Pubblicato in Francesco Bevilacqua

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 1- Lo so che prima o poi dovrò andarmene anch’io: non ho intenzione di chiedere rinvii. Benché, parafrasando Sant’Agostino che implorava Dio perché gli desse castità e continenza, potrei aggiungere: “ma aspetta ancora un momento, per favore”.

2- Lo so che prima o poi dovrò soffrire anch’io: non ho intenzione di chiedere sconti. Ma se qualcuno vuol raccomandarmi all’ASP per una buona terapia del dolore …

3- Quel che ho fatto sino ad ora è sufficiente per lasciarmi credere che la mia vita abbia avuto senso. Ammesso che la vita abbia senso.

4- Quel che ho mi basta. Punto.

5- Sono risparmiatore, non diventerò mai speculatore. Anche se so che i miei esigui risparmi se li mangeranno gli speculatori (a proposito di turbolenze in borsa).

6- Non mi piacciono le discussioni inutili, le rivendicazioni rancorose, i rimuginii. Amo gli armistizi unilaterali. E il perdono.

7- So che sono imperfetto. E non voglio divenire perfetto. Però un po’ perfezionista resto. Anche se lo strizzacervelli me lo ha sconsigliato caldamente.

8- Evito, quanto più possibile, tutti i tipi di cerimonie, tranne i funerali. Al mio sarò assente giustificato.

9- Repetita juvant: nessuno mi avrà mai come competitore politico. Non sopravvivrei mai ad un consiglio comunale o regionale o a una seduta del Parlamento.

10- Non [ri]conosco nemici o avversari. Non ho complessi di alcun tipo.

11- Non sono competitivo. Non nutro alcuna ambizione.   

12- Non voglio cambiare il mondo. E nemmeno me stesso. Ho trovato un equilibrio instabile e me lo tengo.

13- Vorrei fare solo ciò che mi piace. Ma non sempre è possibile.

14- Non mi interessano folle e assembramenti. Preferisco la solitudine. Non schiamazzi ma silenzio. Non urli ma sussurri. Non città ma piccoli paesi.

15- Non invitatemi a mangiare ma a cucinare.

16- Credo in Dio: siamo in intimità. Ma non abbiamo mai preso un caffè insieme: lui è troppo preso, io ho il colon irritabile.

17- Ho paura anch’io di tutto questo pasticcio della pandemia. Ma attendo gli esiti, con pazienza, adattandomi a quel che accade.

18- Appena finisce la pandemia, se sarò vivo, abbraccerò, stringerò, bacerò sino allo sfinimento.

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