Sembrerà di essere, ma in realtà saremo

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Inizi a notare imperfezioni o i difetti che non ricordavi di avere e lo str.. del selfie ti spara la realtà. In molti casi è il nostro riflesso che ci ricorda come siamo fatti e le particolarità del nostro volto. Però capita di notare molte differenze quando confrontiamo il nostro riflesso con una foto e ne percepiamo le differenze. E inizia la nostra mini intervista con la solita domanda su come siamo e qual è la realtà. Cerchi di giustificare le imperfezioni nello specchio tra chili in più pelle lucida /opaca o cerchi un motivo per truccarti di più. Della serie influencer che inonda tutorial e pensi di mangiare di meno cambiare hayrstylist e iniziare una rigenerazione sociale. Stranamente tutto inizierà eliminando le persone e migliorando l’immagine proprio a suon di tutorial che ti consigliano il da farsi.

Esiste anche un effetto esposizione in cui il cervello influisce sulla percezione del nostro aspetto. Con l'effetto esposizione quando ci guardiamo allo specchio  il nostro cervello elabora l’ immagine che viene abbellita e resa gradevole. Ma il problema è che proprio lui ci inganna e ci inoltra un bel ricordo con aggiunta del nostro stato d animo nel momento in cui siamo a  casa davanti allo specchio. E questo passaggio porta a migliorare lo sguardo e filtrare quello reale perché assorbe le nostre espressioni migliori e restituisce la nostra immagine modificata. Inoltre tra lo specchio e la fotocamera c è la visione che ci offre l’insieme dove controlliamo i singoli dettagli. E comunque più realistica la macchina fotografica soprattutto se la foto è spontanea perché invia maggiori indicazioni sul nostro aspetto. Ti continui a interrogare se la foto ha ragione e se è lei la più fedele e vicina alla realtà. Ma il  dilemma è allo specchio perché il controllo è quotidiano mentre la foto è una scelta, o se sei adolescente/adolescenziale diventa una priorità assoluta inutile. Lo specchio serve per non essere fuori zoom con il make up e la piega il colore, la foto è una vanità delle vanità resa necessaria da questo superficiale momento storico, (un pò troppi anni sta durando questo momento) che ci ha resi tutti un po’ più rinco….ma se lo diventeremo globalmente nel corso del tempo saremo omologati e sembrerà di essere normali quando in sostanza saremo rimbambiti dagli scatti fotografici e nervosi per uno stile di vita che non ha nulla di salutare…(inteso come salute e non come saluto).

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