Processo parco eolico Girifalco: Giudice incompatibile, trasmessi atti a Procura

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Catanzaro - Il giudice per le udienze preliminari di Catanzaro, Domenico Commodaro, si è detto incompatibile per la richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei confronti di nove persone per presunte irregolarità nella costruzione del parco eolico di Girifalco. La Procura di Catanzaro aveva chiesto la citazione diretta a giudizio per i reati di abuso edilizio e minacce a pubblico ufficiale ma il giudice eccependo la sua incompatibilità a trasmesso gli atti del procedimento all'ufficio del pubblico ministero. Nell'inchiesta, condotta dai Pm Paolo Petrolo e Salvatore Curcio, sono indagati l'amministratore delegato delle società “Parco Eolico Girifalco” e “Brulli Energia”, Gian Luigi Montorsi, di Reggio Emilia; il direttore dei lavori del parco eolico, Francesco Diana, di Quattro Castella (Reggio Emilia); l'ex sindaco di Girifalco Rocco Signorello; il vice sindaco, Giovanni Stranieri; gli ex assessori Domenico Zaccone, Rocco Tolone e Domenico Olivadese e gli impiegati Luigi Sabatini e Rocco Signorello. Nel corso delle indagini è emerso che le pale eoliche del parco di Girifalco sono state realizzate ad una distanza inferiore ai 500 metri dalle abitazioni. La struttura, secondo l'accusa, è stata realizzata anche in totale difformità rispetto all'autorizzazione della Regione Calabria, violando le linee guida sui parchi eolici. La violenza e le minacce a pubblico ufficiale originano dal fatto che il sindaco e gli assessori comunali avrebbero, secondo l'accusa, "redarguito" il comandante ed un vigile urbano che avevano effettuato dei controlli nell'area del parco eolico ed avevano trasmesso alla Procura la relativa notizia di reato.

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