
Lamezia Terme - Romana, classe 1985, Emy Bergamo è ormai un volto noto dello spettacolo, grazie anche alla versatilità del suo talento che le permette di spaziare fra televisione, cinema e teatro. Il suo esordio sul palcoscenico risale al 2006, con la commedia musicale “Roma”, sotto la regia di Fabio Luigi Lionello, e la sua carriera da allora è costellata di numerosi musical – da “Poveri ma belli” diretto da Massimo Ranieri a “Rugantino” di Garinei e Giovannini – ma anche di incursioni sul piccolo e grande schermo – sotto la regia di Carlo Vanzina e di Sergio Martino. Sarà al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme per la prima volta il 28 ottobre, con la commedia brillante di Stefano Reali “Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza” accanto a Giampiero Ingrassia e Mimmo Ruggiero, nell’ambito della Stagione Teatrale di AMA Calabria.
Lei è un’artista completa: ha fatto cinema, televisione, molti musical. Come nasce la sua passione per la recitazione, e in particolare per il teatro?
“Io in realtà da ragazzina volevo fare la poliziotta. Quindi dopo il Classico ho studiato Scienze Investigative, spinta da quel proposito. Se devo risalire alla folgorazione che mi ha fatto a cambiare idea, è stato a 9 anni, una sera che stavo guardando la televisione con mio padre. Nel ‘92/’93 ancora la televisione proponeva in serale spettacoli teatrali, e quella volta dal Sistina di Roma era in onda “E se il tempo fosse un gambero” con Montesano e Nancy Brilli. Mio padre continuava a dirmi che era tardi e che il giorno dopo dovevo andare a scuola, ma io sono rimasta lì ipnotizzata per quasi tre ore a guardare lo spettacolo. Così mi è nato l’amore per questo mestiere. Qualche tempo dopo – avevo 30 anni – Saverio Marconi mi ha proposto di interpretare al Teatro Brancaccio quella stessa commedia, nello stesso ruolo che era stato della Brilli: un sogno che si avvera”.
Cosa l’ha conquistata in questa commedia di Stefano Reali, e com’è stato lavorare con lui?
“Lavorare con Reali è stata un’esperienza meravigliosa. È un autore di alto livello e un grande regista, e credo di non aver mai conosciuto una persona più carismatica. Ha dato nel suo lavoro tutto quello che poteva dare, in termini di mente, di cuore, di energia. In realtà aspettavo da anni di lavorare con lui, e poterlo fare è stato davvero un grande dono”.
Lei interpreta nella commedia entrambi i ruoli femminili: Margherita, esempio di purezza e innocenza – che poi si sdoppia in una versione smaliziata – ed Elena di Troia, portata a modello di donna perversa e malvagia. Com’è stato interpretare due donne in antitesi fra di loro, e quale dei due ruoli è stato più divertente per lei?
“In generale sono stati divertenti tutti e due, perché rappresentano il bene e il male, due sfaccettature interiori che fanno parte di ognuno di noi. In realtà, fino a questo momento avevo sempre interpretato donne volitive, di carattere, quindi forse interpretare Margherita, che è tutto l’opposto, è stato particolarmente interessante, perché ho dovuto “svuotarmi” di alcuni aspetti della mia personalità: una sfida attoriale intrigante. Margherita è un personaggio di una dolcezza unica, ed è stato meraviglioso darle vita. Ma anche il suo opposto presenta dei risvolti interessanti”.
In quale ambito del mondo dello spettacolo si vede di più nel futuro: teatro, cinema, televisione? Ha già dei progetti?
“Chiaramente non posso svelare troppo, ma esiste già un progetto di ambito televisivo con Stefano Reali, una serie tv, e anche in ambito teatrale il prossimo anno ho già un impegno. Sarò sia sul palcoscenico che sul piccolo schermo, quindi… ma non dico di più”.
È la prima volta che viene in Calabria? Che aspettative ha sul pubblico e sulla città di Lamezia Terme?
“Non è la prima volta che vengo in Calabria – ci sono stata l’ultima volta l’anno scorso con la pièce teatrale “Fiori d’acciaio”, al Teatro Politeama di Catanzaro – ma è la prima volta che vengo nella città di Lamezia Terme. La vostra è una terra che mi piace da morire, sono contenta di respirare ancora la sua aria e la sua magia, e sarò davvero felice di esplorare le bellezze di Lamezia, e il suo mare”.
Giulia De Sensi
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