Lamezia, lezione di Germana Ernst su Campanella al Liceo Galilei

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Lamezia Terme - “Gli autori come Tommaso Campanella non sono utopistici: è la nostra società ad essere folle e distopica.” Un messaggio forte e profondo quello lanciato dalla professoressa Germana Ernst, per la seconda volta al Liceo Scientifico Galilei per parlare della figura del grande filosofo calabrese autore de “La Città del Sole” in vista delle Olimpiadi della Filosofia. Organizzate insieme alla SFI (Società Filosofica Italiana), le Olimpiadi avranno quest’anno come sede regionale proprio il Galilei, come annunciato da una rappresentante della Società, la professoressa Miriam Rocca, promotrice dell’evento, che ha portato i saluti della presidente regionale Annabella D’Atri, assente per motivi logistici dovuti al maltempo. Introdotta dalla preside Caterina Calabrese, la Ernst ha snodato il proprio intervento in un excursus storico-filosofico schematizzando per i ragazzi una serie imprescindibile di precursori dell’Utopia: in primis Platone, poi Tommaso Moro - l’inventore del termine -  ed infine Erasmo da Rotterdam. Al centro della loro opera una visione tutt’altro che staccata dalla realtà e un pensiero profondamente critico nei confronti della società del tempo dalle implicazioni eminentemente politiche. Infine la presentazione di un Campanella sorprendentemente attuale, che smonta i falsi valori dell’apparenza, le caste, l’ozio dei ricchi, per rifondare una società basata sulla dignità del lavoro, in cui la ricchezza eccessiva è negativa quanto la povertà, e l’annullamento della proprietà privata è solo conseguenza del sentimento di uguaglianza che razionalmente viene propugnato. Un’uguaglianza che si esplica primariamente nei diritti umani, contrariamente alla mentalità vigente ancora nel ‘500, fatta prevalentemente di privilegi. “La grande conquista dell’età moderna, una conquista che comincia con il Rinascimento, è il superamento di questa mentalità: i diritti sono di tutti. La valorizzazione del lavoro è già tipica di quest’epoca.” - conclude la Ernst.

Giulia De Sensi

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